Non faccio mai polemica sulle recensioni negative ma le critiche le accetto se costruttive, non come in questo caso...
Vorrei stringere la mano a questoAlessandra Toti_scrittrice
🖋scrittrice di fantasy e romance 🐺 autrice di "Riflessi di Ragnarok" per Triskelledizioni 🌌 ho gli occhi impigliati nei sogni
sabato 8 febbraio 2025
CAPITA LA MONOSTELLA
venerdì 31 gennaio 2025
Il simbolismo della trilogia del Ragnarok
"Riflessi di Ragnarok" non è solo un viaggio epico tra le pieghe della mitologia norrena, ma un'opera che cela profondi simbolismi, intrecciati tra i personaggi e le vicende narrate. Ogni elemento, dal nome dei protagonisti agli eventi che si susseguono, porta con sé significati ancestrali e suggestioni oscure, capaci di trascendere il mito per affondare le radici nella psiche umana.
1. La Dualità di Frida Frida incarna la perenne lotta tra luce e tenebra, bene e male. Come strega, la sua anima è divisa tra il richiamo della magia e il desiderio di equilibrio. La sua figura riflette il concetto di trasformazione e sacrificio, centrale nella mitologia norrena, dove il cambiamento è spesso doloroso ma necessario per l'evoluzione.
2. Christa e la Redenzione Figlia di Fenrir e Frida, Christa porta sulle spalle il peso di una colpa ancestrale. Costretta da Surtr a risvegliare la furia di suo padre, il suo percorso di redenzione è una metafora del conflitto interiore e della possibilità di riscatto. L'amore per Vidar diventa la chiave per spezzare il ciclo dell'odio, incarnando il tema dell'accettazione e della guarigione.
3. Il Legame tra Vidar e Fenrir L'amicizia e il rispetto crescente tra Vidar e Fenrir sovvertono il mito tradizionale, in cui Vidar è destinato a uccidere il lupo. Nel romanzo, il loro rapporto evolve, sottolineando l'importanza del superamento dell'odio generazionale. Questo simboleggia la possibilità di riscrivere il proprio destino, un messaggio potente che attraversa tutta l'opera.
Conclusione "Riflessi di Ragnarok" non è solo una narrazione avvincente, ma un'opera densa di simbolismo e significati profondi. Attraverso i suoi personaggi e la reinterpretazione del mito, Alessandra Toti ci invita a riflettere sulla dualità dell'esistenza, sul peso del passato e sulla possibilità di redenzione. Il Ragnarok, in questa versione, non è solo la fine, ma una rinascita, un nuovo inizio carico di speranza e trasformazione.
martedì 28 gennaio 2025
RETELLING DI MITOLOGIA NORRENA
"Riflessi di Ragnarok" è un retelling perché offre una reinterpretazione personale e originale della mitologia norrena. Un retelling, infatti, prende miti, leggende o storie esistenti e le reimmagina attraverso nuove prospettive, contesti o sviluppi narrativi. Nel caso del tuo romanzo:
1. Prospettiva unica: Il tuo racconto esplora la mitologia norrena attraverso un punto di vista diverso, ad esempio introducendo personaggi come Frida, una strega divisa tra luce e tenebra, o la figlia di Fenrir, Christa, che vive un conflitto interiore e una storia d’amore inedita con Vidar.
2. Nuovi intrecci narrativi: Personaggi tradizionali come Fenrir, Surtr e Vidar non seguono necessariamente i ruoli classici dei miti, ma vivono nuove dinamiche e sviluppi emotivi, come il legame tra Christa e Vidar o l’evoluzione del rapporto tra Vidar e Fenrir.
3. Tematiche contemporanee: Anche se ancorato alla mitologia antica, il tuo romanzo affronta temi universali come il perdono, l’amore, la lotta tra luce e oscurità, e il conflitto interiore, rendendoli attuali e vicini ai lettori moderni.
4. Contesto narrativo rivisitato: L’idea di Hati, Skoll e Jörmungandr che portano il caos su Midgard offre una prospettiva nuova su eventi mitologici, creando una versione del Ragnarok che riflette la tua immaginazione e sensibilità.
In sintesi, "Riflessi di Ragnarok" non è una semplice riproposizione della mitologia norrena, ma un’opera che rielabora quei miti con creatività e una voce narrativa distinta, come ogni grande retelling.
Perché il Romance in Riflessi di Ragnarok non è il centro della storia?
Quando si parla di un libro che mescola mitologia norrena, lotte divine e apocalissi imminenti, viene spontaneo chiedersi: che ruolo può avere una storia d’amore in un contesto così epico e drammatico?
In Riflessi di Ragnarok, il romance c’è, ma non è mai il cuore della narrazione. Perché questa scelta?
1. Un amore come strumento narrativo, non il centro della trama
La relazione tra Fenrir, il lupo titano, e Frida, la giovane strega, non è solo una storia d’amore: è un mezzo per esplorare il complesso rapporto tra destino e libero arbitrio, tra l’umanità e la divinità. È attraverso questo legame che i personaggi crescono e affrontano i loro conflitti interiori.
2. Il Ragnarok prima di tutto
L’epicità di Riflessi di Ragnarok sta nel suo cuore mitologico. La narrazione si concentra sull’ineluttabilità del destino, sulla guerra tra dèi e giganti, e sull’eterna lotta tra luce e oscurità. Un romance dominante avrebbe rischiato di offuscare la potenza simbolica e tematica della storia.
3. Una sfumatura che arricchisce, senza dominare
Il romance in questo libro non è un rifugio sicuro o una semplice parentesi. È un elemento che svela le fragilità e le ambiguità dei protagonisti.
Caratteristiche del romanzo
Il romanzo "Riflessi del Ragnarok" di Alessandra Toti è il primo volume della Trilogia del Ragnarok. La storia mescola mitologia norrena e ambientazione contemporanea, seguendo l'incontro tra Fenrir, il lupo titano figlio di Loki trasformato in essere umano da una maledizione di Odino, e Frida, una giovane strega che lavora come barmaid a Oslo.
Trama:
Fenrir è stato esiliato su Midgard e può riacquistare le sue sembianze divine solo divorando il cuore di una strega. Frida, figlia di una divinatrice e di uno stregone oscuro scomparsi misteriosamente, attira l'attenzione del lupo. L'incontro tra i due dà vita a una relazione complessa, con tensioni e attrazioni che li legano, mentre il destino del Ragnarok si avvicina, ambientando l'apocalisse nella moderna Oslo.
Tematiche:
Miti norreni reinterpretati: il legame tra divinità e umani, la ciclicità del Ragnarok.
Scontro tra destino e libero arbitrio: Fenrir e Frida sfidano i ruoli assegnati loro dal fato.
Amore e pericolo: l'attrazione tra i due protagonisti si intreccia con il tema del caos.
Stile:
La narrazione alterna i punti di vista di Fenrir e Frida, approfondendo le loro emozioni e pensieri. Il testo è ricco di riferimenti mitologici (come il Gleipnir, il Bifröst e le Norne) e di elementi soprannaturali.
Il romanzo esplora il conflitto interiore dei protagonisti, il peso delle scelte e il fascino dell'ignoto in un contesto dove realtà e mito si incontrano.





